Tutte le operazioni di laboratorio implicanti l’uso di sostanze pericolose, sia per la loro tossicità che per le caratteristiche d’infiammabilità ed esplosività, devono essere obbligatoriamente condotte sotto cappa.
L’evidente necessità di predisporre per ogni operatore una cappa, ha generato un considerevole incremento di tali apparecchiature nei laboratori, con conseguente aumento dei costi d’investimento e dei costi di gestione degli impianti di ventilazione e condizionamento.
Per consentire un’apprezzabile risparmio energetico ed ottenere una riduzione dei maggiori costi derivanti dall’aumento dei fabbisogni d’aria, si sono sviluppate in tal senso tecnologie atte a ridimensionare il problema.
Allo stato attuale, quella delle cappe a portata variabile, risulta essere la soluzione più tecnicamente avanzata, perché in grado di assicurare risparmi sostanziali garantendone contemporaneamente le imperative condizioni di sicurezza, igiene ambientale e comfort.
Il sistema elettronico consente di variare la quantità d’aria aspirata in funzione della superficie d’apertura del saliscendi frontale.
Il sistema di controllo automatico della portata con velocità frontale costante, consente di realizzare un risparmio stimabile al 50% rispetto ai costi di gestione dell’impianto di ventilazione e di condizionamento dei laboratori.