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Progettazione impianti tecnologici
Legge 01.03.68 nr.186 - ART.1 e ART.2 Disposizioni concernenti la produzione d'apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici.
Legge 05.03.90 nr.46 Dichiarazione di conformità dell'impianto a regola d'arte.
D.P.R. 06.12.91 nr.447 e nr.46 Regolamento d'attuazione della Legge 05.03.90 in materia di sicurezza degli impianti.
Legge nr.791 del 18.10.77 Attuazione della direttiva del Consiglio delle Comunità Europee relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione.
Norme e raccomandazioni CEI inerenti
Impianti 11.1 Fascicolo 206 BIS.
Messa a terra 1.8 Fascicolo 176-S/423.
Edifici civili 11.11 Fascicolo 147.
Luoghi con pericolo d'esplosione 64.2 Fascicolo 643.
Utilizzatori 64.8 Fascicolo 668.
Apparecchiature elettriche 62.25.

Norme per la sicurezza, realizzazione, funzionamento ed installazione
D. Lgs 626/94 Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro e successive modifiche.
D. Lgs 494/96 Sicurezza nei cantieri.
D.P.R. 06.12.91 nr.477 Regolamento d'attuazione della Legge 46/90 in materia di sicurezza degli impianti.
D.P.R. 19.03.56 nr.302 Norme integrative alle normative generali.
D.P.R. 19.03.56 nr.303 Norme generali per l'igiene del lavoro.
D.P.R. 13.06.64 nr.185
Sicurezza degli impianti, protezione sanitaria dei lavoratori e delle popolazioni contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti derivanti dall'impiego pacifico dell'energia nucleare.
D.P.R. 05.12.69 nr.1303 Determinazione delle quantità di radioattività, delle attività specifiche o concentrazioni e delle intensità di dose d'esposizione soggette alle prescrizioni del D.P.R.13.02.64 nr.185.
D.M. 14.07.70 Determinazione dei valori delle attività totali, delle concentrazioni dei nuclidi radioattivi e delle intensità di dose d'esposizione al di sotto dei quali non si applicano le disposizioni di cui agli articoli 91, 92, 93, 94, 98, 102, e 105 del D.P.R. 13.02.64 nr.185.
D.P.R. 27.04.55 nr.547 E nuove integrazioni previste dalla norma nr.626 del 19.09.94, norme riguardanti le prevenzioni degli infortuni sul lavoro, applicabili a "tutte le attività alle quali siano addetti lavoratori subordinati, o a loro equiparati, comprese quelle esercitate dallo Stato, Regioni, Province, Comuni e da altri Istituti d'Istruzione" ai lavoratori subordinati.
D.P.R. nr.303 del 19.03.56 E nuove integrazioni previste dalla norma nr.626 del 19.09.94, norme generali per l'igiene del lavoro e supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale nr.105 del 30.04.56 e rettifica della G.U. nr.142 del 11.06.56.
DM 18.12.75 Rumorosità negli ambienti di lavoro.
DM 31.07.34 Approvazione norme di sicurezza per la lavorazione, immagazzinamento, impiego e vendita degli oli minerali ed il trasporto degli oli stessi modificate con D.M. 12.05.37.
Legge 26.07.65 nr.966 D.M. 18.02.82
D.P.R. 29.07.82 nr.577 D.M. 26.06.84Norme CSE 2/75/A e
CSE RF 3/77
Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione ai fini della prevenzione incendi rispondenza materiale ignifugo Classe 1.
Legge 07.10.84 nr.818 D.M. 27.03.85
D.M. 26.08.92
D.P.R. 27.04.55 nr.547 - art. 329, 330, 331, 332, 336
Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, ed in particolare riguardante gli impianti elettrici.
Norme CEI 64-2 o CEI EN 60079-14 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive in presenza di gas - parte 14 : impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere).
Norme CEI 64-2/A o CEI EN 60079-10 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive in presenza di gas - parte 10 : classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione.
Norme CEI 31-35 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas; guida alla classificazione dei luoghi pericolosi.
CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
CEI 23-3 EN 60898 Interruttori automatici.
CEI 17-9 e 17-11 Interruttori di manovra.
CEI 23-12 e CEI EN 60309 - IEC 309 Prese elettriche industriali con e senza interblocco.
Norma UNI CIG 7140-72 e 7141-72 Rubinetti gas metano con scatto, intercettazione e colorazione manopole.
DM 12.4.96 UNI GIG 71129 Realizzazione impianti gas.
UNI CIG 9860 Impianti di derivazione di utenza gas - progettazione, costruzione e collaudo.
UNI CIG 7140 Tubi flessibili non metallici per allacciamento.
Norma DIN 12925 T1 Costruzione e test armadio di sicurezza per solventi.
Norma DIN 12925 T2 Costruzione e test armadio di sicurezza per bombole gas.

Classificazione delle tipologie di rischio nei laboratori

In un laboratorio, la tipologia dei rischi può essere ricondotta alle seguenti classificazioni:

Classificazione di rischio Definizione
01 Rischio da incendio o esplosioni causati da reazioni chimiche incontrollate
02 Rischio chimico connesso con l'uso di sostanze dotate di tossicità accertata, quindi nota potenziale, che può arrecare danno per inalazione, contatto oppure ingestione
03 Rischio biologico connesso con l'uso di materiale contaminato, da parte di patogeni o di molecole mutagene
04 Rischio da radiazioni derivante dall'impiego di radioisotopi

Trascurando i rischi 03 e 04, per i quali esistono attrezzature appositamente studiate e realizzate (cappe a flusso laminare verticale Classe II° tipo B, cappe per radioisotopi con banco di filtrazione vedasi altre specifiche), consideriamo lo strumento "cappa chimica aspirante" necessario per garantire una condizione di sicurezza in merito ai 01 e 02.

Una cappa è un'attrezzatura a "cellula chiusa", nel cui interno, mantenuto in condizione di depressione grazie ad un sistema d'aspirazione, sono effettuate le operazioni più o meno pericolose tipiche di un laboratorio.

Riferimenti normativi relativi alle cappe chimiche ed impianti d'aspirazione

La cappa chimica aspirante è da considerare come un'attrezzatura indispensabile nel laboratorio, non è tuttavia oggetto di un quadro normativo specifico nazionale, se non negli aspetti che riguardano la tipologia della dotazione elettrica.
L'Ente preposto in Italia a normare nel settore specifico (come già effettuato per altri settori: cucina, ufficio, comunità) è l'UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione; ad oggi sono stati formati e poi sospesi due gruppi di lavoro "mobili per laboratorio sottocommissione mobili per collettività e scolastici" e "sottocomitato cappe da laboratorio all'interno del CEN/TC 207/W45/TG2 laboratory furniture" che operavano sulla ricezione e la verifica delle normative esistenti a livello europeo.
Attualmente nel settore sono recepite a modello le norme tedesche, inglesi ed americane nell'attesa di una normativa Comunitaria.

Le norme di riferimento sono le seguenti:
- Per le questioni tipologiche, dimensionali ed ergonomiche DIN 12923.
- Sui materiali utilizzati per la costruzione della cappa, con particolare attenzione alla resistenza al fuoco, corrosione, attacchi acidi/solventi, stress meccanici, esplosioni, DIN 129121-16 (piani di lavoro) BSI 50849.
- I materiali consigliati sono: lamiere d'acciaio inox AISI316 o verniciato con vernici epossidiche, materiali plastici a spessore, vetri di sicurezza antisfondamento, gres.
Il legno ed i suoi derivati devono essere utilizzati nella versione ignifuga classe 1.

Riguardo alla tipologia delle dotazioni elettriche, la normativa italiana è all'avanguardia; in particolare per quanto concerne i laboratori si fa riferimento alle norme: CEI 64-2 appendice F, impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosioni ed incendi che prescrivono gli accorgimenti particolari, ferme restando le prescrizioni vigenti per gli impianti elettrici in genere, devono essere adottati per evitare che gli impianti stessi possano innescare incendi o esplosioni, nel luogo in cui sono installati, di sostanze solide, liquide o gassose pericolose.
A tale riguardo si può ricordare come il laboratorio è considerato in "Classe 3" mentre la cellula cappa in "Classe 1", divisione 1 in altre parole luogo con presenza di sostanze pericolose sotto forma di gas o vapori infiammabili in quantità maggiori di certi limiti.
Di conseguenza tutte le apparecchiature elettriche sono installate esternamente al vano cappa e devono avere un grado di protezione minimo IP44, mentre nella situazione di installazione all'interno del vano cappa dovranno essere costruite in esecuzione EE-xd con impianto adeguato.

Considerazioni inerenti all'aspirazione: quest'argomento è il tema fondamentale che riguarda il raggiungimento delle garanzie in termini di sicurezza che la cappa deve offrire: premettiamo che in totale assenza di norme nazionali si prendono a modello le norme sotto elencate:

DIN 12924 T1 requisiti generali delle cappe.

BSI 50847 requisiti di sicurezza delle cappe.

BSI 50848 requisiti generali dei laboratori con cappe.

BSI 50849 selezione e uso e manutenzione delle cappe.

SAMA Standard LF10 per cappe da laboratorio.

ASHARAE Standard metodi per la verifica delle prestazioni reali delle cappe da laboratorio.

Condizioni operative di lavoro e risparmio energetico.